Al colloquio, il mio
teorico futuro capo, un francese che vive qui da secoli, ad un certo punto mi dice: "io però ti avverto: che c'è una conseguenza piuttosto grave nello scegliere di vivere provvisoriamente a Taiwan" e io "e sarebbe?" e lui "che decidi di stare qui con un contratto di 12 mesi. E poi finisci che ci rimani 20 anni".
Eh.
Come se non lo sapessi.
Io avevo previsto
tre mesi. Ed è quasi
un anno.
Ma,
dai.
Come si fa a resistere ad un paese che ha 15 riviste diverse sui tagli di capelli da uomo? E svariate dedicate a come decorare le proprie unghie o telefoni? O interi espositori a parete di SOLE MINE? E cosa dire di un intero *QUARTIERE* che vende solo ed esclusivamente cose inutili, come i pendagli del cellulare o gli specchietti da borsetta? O la carta igienica colorata, dentro le scatole in latta, come il
Grand Marnier? Dove i bancomat sono rosa e c'è una simpatica famiglia di maialini che balla davanti allo schermo mentre voi state prelevando?
Cioè. Di fronte a tutto questo, uno è completamente
impotente.
Quindi
capiteci.
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