sleepless.
engineer, marketer, cook.
hopelessly geek.
ㄚ ㄉㄡ ㄚˋ.

Beliefs:

*Han shot first.
*MacGyver is my hero.
*The price will drop in a month, but I need it NOW.
*Because he loves him.

"願原力與你同在"
 
 
 
Touched Touched
by Paola Pittoni

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92 pgs, Premium Paper

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台2線
Vi ho già parlato della Costa Nord, lo so.
Qui ed anche qui, ad esempio.

Ma, capitemi, ogni volta che ci torno, non posso fare a meno di sorprendermi per quanto sia bella.
Così, anche solo con le limitate possibilità del mio cellulare, voglio condividerne ancora qualche piccolo scorcio.






















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Wednesday 28 April 2010 @ 14:46 - link - 7 comments
Sempre dentro ad un drama
Devo avere una speciale predisposizione nello scegliere gli hot springs.

Vista la momentanea chiusura del mio onsen preferito, vago da mesi in cerca di un degno sostituto, peraltro, con ben scarsi risultati.

Dato che da qualche tempo faccio lezione a Tianmu, ho trovato questo piccolo ma decente hot spring, a soli 10 minuti di bus da dove insegno, e ci vado tutte le settimane finito di lavorare.






Pur minuscolo -solo una vasca di acqua calda sulfurea, un bagno turco, una vasca di acqua fredda e una piccola zona con i getti per i massaggi- il tetto semiaperto mi consente di vedere il cielo e qualche sparuta stellina mentre mi lesso e, dall'enorme finestra, in lontananza, il mio amato Pippolone.

Giovedì sera, dopo un paio di sane ore a mollo, torno a casa ed accendo la tv.
Mi fermo per 5 picosecondi sul faccione di Mike pisellone ed un drama, Bull Fighting (鬥牛。要不要), che non ho mai visto.

E.


Appunto.

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Friday 23 April 2010 @ 18:43 - link - 6 comments
La strada meno percorsa (spalando carbone)
E così oggi ho iniziato il CEPU.

[Post assolutamente NON politically correct. Ma si sa: gli ingegneri sono degli snob di merda, magra consolazione all'avere vissuto sette anni a studiare in un bunker per poi finire a vendere ventilatori in Brianza]

Non voglio ancora sbilanciarmi eccessivamente con i confronti prima che Murphy e la sua legge mi puniscano con un dettato a sorpresa domani mattina -giusto, diciamo, per ripassare i circa 560 caratteri studiati nelle prime 7 lezioni del terzo libro- in pieno NTNU style.
Ma, nel piccolo delle tre ore di stamane, ho già visto grosse differenze.
E anche la faccia COMESEFOSSEANTANI del mio brand new 同學 americano mentre gli chiedevo se, come mi era d'abitudine, i compiti in classe settimanali fossero di due ore o se si facessero test di 10 minuti tutti i giorni, è stata abbastanza rassicurante.

Insomma.
Ho iniziato il CEPU, aka, sono passata dall'Università Normale di Taipei (NTNU - 國立臺灣師範大學) all'Università della Cultura Cinese (PCCU - 中國文化大學).
Per capire il passo, provo a raccontarvi un po' del background, ovvero a parlarvi di Shida.

All'inizio, NTNU ti coglie alla sprovvista.
D'accordo, è cinese.
D'accordo, magari sono mesi o anni che non prendi in mano un libro di testo.
D'accordo, con i loro punti fragola e le loro procedure burocratiche cercano di farti uscire di senno più o meno dalla prima settimana.

Ma tu arrivi da -almeno- cinque anni di Ingegneria al Poli -signori- e certo non ti spaventano due miserrime ore di lezione al giorno.

A certe cose noi, semplicemente, ci siamo abituati.
Pensi.
Certe cose NOI, semplicemente, ci rassegnamo a farle.
Pensi.

Mandi giù con disinvoltura i primi tre mesi.
Al sesto vorresti una vacanza un po' più lunga dei due miseri giorni consentiti dal calendario.
Dopo nove -e non è bello- ti vorresti sparare un colpo in testa tutte le mattine quando suona la sveglia.

E la verità è che andresti Tafazianemente anche avanti così, sulla scia del tanto io sono quello con le turbominchiapalle a retrocazzi, persino quando realizzi che NTNU è, sfortunatamente, quel tipo di istituzione che non serve ad imparare, ma a minacciarti di morte -o di cacciarti a pedate dal Paese- nel caso tu non lo faccia con la dovuta solerzia.
Quel tipo di Titolificio, insomma, che tu DETESTI.

Poi esci a cena con un ex Polimi, master a Vienna, dottorato all'Accademia Sinica qui a Taipei. Ecco. Giusto per dire, non il primo pirla che passa.
(Sì, Matteo, sei tu).
E, parlando di NTNU, ti esce con quella faccia che, chi ha frequentato lì almeno un trimestre, finisce sempre per fare quando si passa sull'argomento.
Quell'espressione alla sì, adesso lavoro dalle 8 alle 19 spalando carbone in miniera, ma -guarda- ORA mi diverto tantissimo.

E, finalmente, ti chiedi.
[Segue riferimento cultural-pseudo-nostalgico che capiranno solo gli ex-Polimi e Co., ma che, sono certissima, trova analogie in molti altri contesti universitari]

Ma perché finisco sempre ad essere IO lo sfigato che usciva alle sei di sera nello squallido corridoio illuminato al neon delle Nord dopo tre ore di esercitazioni di Costruzione di Macchine e otto di lezione, con ancora la voce di Paperino nelle orecchie?
Per una volta, non posso essere invece QUELLO che stava alle due del pomeriggio nel tiepido caldo estivo del Trifoglio a scegliere se usare il blu Cina o il verde mela per colorare lo spazio parcheggi adiacente alla COOP di Trezzo sull'Adda?

[E adesso, per favore, non datemi della snob -cosa che, peraltro, sono- ché LO SO che ad Architettura fate "Statica" e "Costruzioni in calcestruzzo" e tutte quelle belle cosette lì. Ma, cazzo, mettetevi nei panni di uno che ha appena finito due ore di "Esercitazioni di Analisi III" e incappa in qualcuno che inizia "Analisi e progetto del giardino contemporaneo". E CAPITELO. E' segnato per il resto della sua vita.]

E, finalmente, ti chiedi.
Perché la scelta *più difficile* deve essere -per forza- sempre *la migliore*?
[Questa domanda, in realtà, dovrebbe essere messa in corpo 30px]

E' IL MOMENTO DELLA SVOLTA.
E PCCU fa perfettamente al caso tuo.

Una di quelle istituzioni universitarie tutte tecnologia e lustrini.
Con gli LCD da 50 pollici nel bar di Ateneo, solo per darti indicazioni sui corsi attualmente in atto.
Quelle con il pianoforte nell'ingresso.
Quelle con la TV anche negli ascensori.
Quelle dove ci sono corsi di Ikebana e pittura della ceramica.
Quelle un po' più per fighetti monzesi MA con le televisioni da 50 pollici, il pianoforte e la tv negli ascensori.

E, ve lo dico onestamente da soppravvissuta all'addestramento marines.
Va proprio bene così .


NOTA A MARGINE.
Dio non voglia che la mia vita non sia piena di ironia. Tant'è che, sulla porta dell'ascensore del piano dove faccio lezione, è scritta questa poesia di Robert Frost:
Two roads diverged in a yellow wood,
And sorry I could not travel both
And be one traveler, long I stood
And looked down one as far as I could
To where it bent in the undergrowth;

Then took the other, as just as fair,
And having perhaps the better claim
Because it was grassy and wanted wear,
Though as for that the passing there
Had worn them really about the same,

And both that morning equally lay
In leaves no step had trodden black.
Oh, I marked the first for another day!
Yet knowing how way leads on to way
I doubted if I should ever come back.

I shall be telling this with a sigh
Somewhere ages and ages hence:
Two roads diverged in a wood, and I,
I took the one less traveled by,
And that has made all the difference...
Caro Frost.
A volte l'autostrada va benissimo.

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Wednesday 21 April 2010 @ 15:29 - link - 1 comments
Still Jumping in Kending
Perché il Kending è.

Colori.
Cose da mangiare.
Cose da mangiare Thailandesi.
Signorine seminude. Tanto alcool.
Signorine ubriache seminude.
Amy's Cucina. Senza-il-pollo.
Wu Chun.
Infradito. Pantaloni Hawaiiani con gli ibiscus.
Ibiscus da mettere nei capelli.
Ibiscus.
Farfalle.
Cascate che mi dicono che ci sono ma sono troppo difficili da raggiungere con le infradito.
Bonazzi.
Surfisti.
Bonazzi surfisti.
Casette colorate.
Taaaaaaaaaaaaaaaaaanta musica.
Mavis. 100%. Pilot monkey.
Party sulla spiaggia e altre signorine seminude.
Sorrisi.

Sorrisi del Dream Team.

[E in Kending si salta ancora]

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Tuesday 20 April 2010 @ 23:12 - link - 2 comments
我在墾丁*天氣晴
Poche postate inutili negli ultimi giorni, ne sono cosciente.
Causa mamma in visita e pochissimo tempo per stare al pc.

NUOVO, il pc, peraltro.
[Ma questa è un'altra storia].

Scoprendo che, inaspettatamente, DOMENICA E' PASQUA e che tipo io di certo non me lo sarei ricordato se non me lo avessero detto su *facebook* (ed è questa la parte GRAVE), mando anticipati ovetti Kinder virtuali a tutti, specialmente a chi, con me, ha condiviso questi tre durante la Pasqua dell'anno scorso.


Mi preparo, invece, a conquistare il Kending per il terzo anno di fila [1] [2], questa volta con un MAGICO DREAM TEAM: Lei, Teresa e Nina.
Più mamma, naturalmente.

Anche se la Elly, con la sua mitica maglietta, mi mancherà DI BRUTTO.

Tremate, tremate, le streghe son tornate...

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Friday 2 April 2010 @ 00:59 - link - 2 comments