sleepless.
engineer, marketer, cook.
hopelessly geek.
ㄚ ㄉㄡ ㄚˋ.

Beliefs:

*Han shot first.
*MacGyver is my hero.
*The price will drop in a month, but I need it NOW.
*Because he loves him.

"願原力與你同在"
 
 
 
Touched Touched
by Paola Pittoni

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La zàcca e lo siòcco
La zàcca e lo siòcco.
O anche.
Cuma al dialètt Mudnés al dvénta Taivanés.

Recentemente ho deciso che sapere non-parlare una lingua sola non era sufficiente.
Mi sono quindi inscritta ad un corso di Taiwanese.
Per ora non ho avuto tempo di fare molte lezioni, ma, per quel che ho capito, almeno per parlare con forte ACCENTO taiwanese è semplicemente necessario pronunciare in modenese tutte le espressioni cinesi che si conoscono.
Per capirci, se mia nonna pronunciasse a caso una frase cinese, le verrebbe fuori un accento taiwanese naturale quasi perfetto.

Per chi non ha la più pallida idea di come si trascriva il cinese con le lettere latine (ovvero come me, visto che io lo scrivo con una traslitterazione fonetica che non usa l'alfabeto latino* e si chiama bopomofo o zhuyin) vi faccio qualche esempio trascrivendo la pronuncia "alla Maxibon", ovvero, per intenderci, tciu gust' is megl' ke uan.

我不知道, qualcosa di molto simile a uo pu g(dolce) tao, pronunciato con accento taiwanese diventa uo pu z tao. Così come 真的 gende diventa zende o 好吃 hao c(dolce) diventa hao z' e 州 gio(u) diventa zo(u).
Voilà. La giacca è la zàcca: la [tʂ] diventa [ts] e la [tʂʰ] diventa [tsʰ] .

謝謝, più o meno sciè scie, alla taiwanese diventa sè se o 山 scian diventa san e 士林 sc(dolce) lin diventa s lin.
Lo sciocco diventa siòcco: la [ɕ] e la [ʂ] diventano [s].

Sfortunatamente il Taiwanese è un tantinello più complicato di così, con i suoi OTTO toni e con parole che richiamano molto più il cantonese che il mandarino, ma diciamo che il mio cinese di sopravvivenza viene decisamente aiutato dall'avere metà ramo famigliare di Modena e, di conseguenza, dal mio pronunciare in modo sostanzialmente SCORRETTO ma molto molto locale.
Giusto per la cronaca, qualche esempio di Taiwanese vero, con le evidenti differenze con il mandarino, lo potete vedere qui di seguito:

這是什麼?
Mandarino: Ge sh(dolce) sc(e) m(e)?
Taiwanese: Ze si siam mi?
你要去那裡?
Mandarino: Ni iao ciu na li?
Taiwanese: Li be ki do ui?
台灣有很多好吃的東西.
Mandarino: Taiwan io(u) hen duo hao c(dolce) d(e) ton' sci.
Taiwanese: Daioan ia ci au zin ze ho ziah e mih ghia.

*Apro qui una parentesi sulla mia personale battaglia sull'alfabeto latino.
I simboli dell'alfabeto latino vengono usati dalla maggior parte delle popolazioni del mondo come rappresentazione grafica di fonemi più o meno diversi. Sono quindi, appunto, una mera rappresentazione regolata da convenzioni.
Per questo motivo se un italiano legge "A" con /a/, un inglese legge "A" con /eɪ/. E, fino a qui, chissenefrega.
TUTTAVIA l'alfabeto latino, rimane, appunto, LATINO. Quindi, secondo il mio punto di vista, nel momento in cui perde il suo utilizzo di rappresentazione grafica di un fonema linguistico particolare DEVE essere letto secondo il suo fonema LATINO, quindi /aː/ per "A".
Se, per dirne una puramente *A CASO* sto facendo un esempio parlando in cinese e dico "signor A" e "signor B", ovvero "A先生" e "B先生", quello che dovrei pronunciare, secondo me, è "/aː/先生" e "/beː/先生" perché A e B sono lettere latine e non appartengono al cinese. Fuori contesto, sono solo lettere latine.
Per sfiga, invece, nel momento in cui sono decontestualizzate diventano "lettere inglesi" o, peggio, "lettere americane".
E non ci sono santi, ma le INSEGNANTI CINESI ti correggono perché dici "/aː/先生" invece di "/eɪ/先生".
Detto tra noi, per quanto sia poco confuciano, a me girano di bestia ogni volta.

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Sunday 15 November 2009 @ 09:42 - link - 2 comments