Ho recentemente scoperto che i livelli di surrealtà si intersecano anche tra loro.
E così non bastava passare un pomeriggio a disegnare con
Milkman, nipotino & friends, creando storie e usando i mille colori e tele del suo
atelier di pittura, cercando di ricostruire forme da lettere dell'alfabeto o componendo fiabe "a più mani".
Non bastava che, come 15enni repressi, si finisse a giocare a "obbligo e verità", raccontando esperienze sentimental/sessuali presenti e passate, nonché sfogandoci in un veramente poco confuciano "dimmi tutto quello che non ti piace delle persone presenti".
Non bastava che, mentre
Milkman si finiva con gusto le bruschette che avevo preparato nella sua cucina scassata ma tradizionale, mi raccontasse dei suoi
ultimi libri di poesie e disegni, del dolore delle sue relazioni finite e del suo libro a tematica gay in prossima uscita.
E sì, se ve lo state chiedendo, lui disegna
tipe con la vagina dentata e storie gay. (O_O). A TAIWAN.
No,
non bastava.Bisognava ANCHE che scoprissi (causa il fatto che mi pareva strano che uno
come lui andasse al concerto dei FLH lo scorso weekend) che è uno degli amici del nostro
Jiro-operaio e che si conoscono da quando erano insieme compagni di classe alla scuola d'arte.
Eggià.
A volte mi chiedo se i miei sceneggiatori non esistano VERAMENTE.
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