Da quando vivo a Taiwan, non vi ho mai parlato dei guidatori di autobus.
E questa, credetemi, è una gravissima mancanza.
Cominciamo col dire che io li amo. Tutti.
Ma non esattamente per i loro
skills alla guida.
Stare su un autobus nel centro di Taipei, infatti, comporta più o meno lo stesso consumo di calorie del fare
surf per circa tre ore. Col mare mosso.
E sviluppa anche gli stessi muscoli ed un analogo senso dell'equilibrio.
Quindi no. Non li amo per come guidano, anche se, dopo un po' di mesi, ci si fa anche l'abitudine.
Li amo perché sono PUCCIOSI.
Dovete sapere che ogni guidatore ha un proprio autobus.
E, a scanso di equivoci, c'è proprio scritto il suo nome sopra.
(Questa foto è presa da un drama perché non avevo voglia di correre dietro ad un autobus per farla, ma vi garantisco che dietro ogni mezzo c'è il nome del suo guidatore. E, per la cronaca, di solito nei drama lo ombreggiano).
Per questo motivo la personalizzazione del proprio "ambiente di lavoro" diventa quasi d'obbligo.
Ma qui non si parla dei soliti santini o delle foto del pargolo. No.
Qui si tratta di quanto il guidatore voglia rende accogliente per il consumatore il SUO autobus.
Si parla di piante VERE, si parla di tendine a pois e con le frange, si parla di enormi panda che ballano sul cruscotto.
Uno dei miei preferiti è l'autista del 907 delle 7.40 di mattina.
Questo simpatico omino ha messo dei fiori di
pelouche in tutto l'autobus, in modo che tu, povero pirla che stai andando a lavorare alle 7 del mattino, vedendo quel fiorellone lì, che ti sorride appeso sulla macchinetta obliteratrice, possa iniziare una giornata un po' meno di merda.
E non vi dirò che, naturalmente, le decorazioni sono stagionali.
In questa settimana di Natale, per esempio, molti dei guidatori sono vestiti da Babbo Natale.
E sto parlando *sul serio*, eh.
Così. Solo per farti sentire MEGLIO.
I percorsi degli autobus sono "circolari", nel senso che non tutti i mezzi fanno la stessa strada all'andata ed al ritorno. In questo senso non c'è un vero e proprio "capolinea".
In tutti questi mesi mi sono quindi domandata quando questi poveretti si fermassero per pranzo o per far pipì, visto che MAI mi è capitato che qualcuno dicesse
oh! smonta che devo anna' a magna' se non di notte, a fine del servizio.
In attesa di rispondere in maniera definitiva all'annosa questione, vi posso dire che, una volta soltanto, ho visto un autista andare in bagno: all'incrocio, in attesa del verde, si è aperto la portiera davanti, si è letteralmente LANCIATO giù dall'autobus ed è corso dentro un bugigattolo (evidentemente un bagno) all'interno di un cortile.
Dopo 22 secondi era di nuovo sull'autobus. E mancavano ancora 18 secondi al verde.
Rispetto.
(Sì, a Taiwan c'è l'indicatore dei secondi per l'attesa del rosso. Non mi sono messa a cronometrarlo apposta).
Sebbene in molti autobus sia annunciato e venga scritto il nome della fermata successiva, molti autisti "vecchio stampo" sono abituati a "chiamare" la fermata ad alta voce o, più comunemente, con un microfono che hanno vicino al volante. E moltissimi di loro, ad ogni singola persona che sale o scende dall'autobus e vidima il biglietto, dicono "GRAZIE". Non sto scherzando. Ad OGNI PERSONA.
Inoltre, e mi è capitato molte volte, quando ti finisce il credito residuo della carta dei mezzi pubblici e stai pagando in discesa dall'autobus, ti sarebbe richiesto di saldare il conto con le monetine. Ma dato che loro sono PUCCIOSI e che quello che conta VERAMENTE è non farsi superare da altri autobus
della stessa linea (e SUCCEDE), nel 99% dei casi l'autista ti dice 沒關係,沒關係 "non importa, non importa". E ti fa scendere lo stesso. Senza pagare. Perché *SA* che la tua prossima mossa da cittadino taiwanese, sarà quella di andare a ricaricare la carta.
Per finire, dato che il parere dei consumatori è IMPORTANTE, su ogni autobus c'è un apposito "spazio per i commenti" con tanto di penna disponibile e foglietti prestampati, dove esprimere il proprio disappunto o il proprio apprezzamento al sistema dei mezzi pubblici.
Da noi?
Si sarebbero fregati anche la penna.
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